THE RE’VOLVER INTERVIEW: tra dialetto siciliano e musica balcanica, i Giufà conquistano l’Europa.

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31 dicembre 2015 di Fabrizio Re'Volver Daquino

Giufà è una band Siciliana nata nel 2008 in provincia di Siracusa composta da sette elementi: Seby (Voice and classic guitar), Danilo (Electric guitar and chorus), Riccardo (Bass guitar), Andrea (Alto sax and soprano sax), Simone (Alto sax baritone sax), Salvo (Drums), Pierpaolo (Percussions).

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La band inizia a comporre sin da subito brani inediti, mescolando sonorità mediterranee che spaziano dai Balcani al Magherb, dalla Sicilia alla Spagna, con una forte attitudine Gypsy punk.

Riff di fiati incalzanti, chitarra in levare, cassa in quattro e melodie balcaniche sono i quattro ingredienti principali che riescono a trascinare, coinvolgere e far saltare il pubblico di ogni età.
Ogni concerto è un’esplosine di suoni, colori e allegria, che coinvolge e fa diventare il pubblico stesso parte integrante dello show.
Spensieratezza, vita di strada e musicanti giramondo sono i temi trattati nei brani, volgendo anche lo sguardo con fare ironico e sarcastico a tematiche socialmente più importanti e rilevanti.

Nel 2012 esce il primo singolo dal titolo “Brucia” che anticipa l’album “Ritmo Gitano” pubblicato nell’aprile 2013 con l’uscita del secondo singolo “Rumbagitana”.

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Il disco vede la collaborazione di Dudu, voce dei Modena City Ramblers, nel brano “La Carovana Bulgara”, Baciamolemani nel brano “Rumbagitana” e Pablo Rabito nel brano “Suonatore Desperado”; e proietta i Giufà nel panorama internazionale come una delle più promettenti band della scena Balkan/World Europea.

Nel 2014 la band entra di nuovo in studio e realizza il terzo singolo “I Re Della Città” in collaborazione con la Municipale Balcanica che anticipa il nuovo album “Trinakristan” (2015).

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Nel Giugno 2015 parte da Londra il TrinakristanEuroTour che vede la band fare tappa in Francia, Germania, Svizzera, Italia e Inghilterra.
Durante l’estate 2015 la band pubblica un altro singolo estratto dal secondo album, “Dalla Grecia alla Sicilia“.

A Dicembre 2015 il brano “Trinakristan” raggiunge la 28° posizione dei brani più scaricati su iTunes Italia.

Tra le varie collaborazioni presenti nei loro album, i Giufà partecipano anche nel brano della band I Rio, “Banditi Pirati e Mariachi“.

Ecco l’intervista completa con il cantante e chitarrista del gruppo Seby Carrubba:

-Come è nata la band? Vi siete incontrati per caso o eravate già legati da qualche rapporto d’amicizia?
“La band nasce nel 2004 ed il progetto Giufà vero e proprio nel 2008, dall’insieme di idee di alcuni amici musicisti di proporre un genere totalmente diverso da quello suonato solitamente nel panorama musicale nostrano, costruendo un repertorio di brani inediti già sin dall’inizio. Molti di noi avevano già suonato insieme in altri progetti musicali, essendo legati da amicizie di vecchia data; c’è anche da dire che la formazione attuale è diversa da quella iniziale.”
-Per una band indipendente riuscire a incidere un album non è mai stato molto semplice. Voi come siete riusciti a pubblicare “Ritmo Gitano”?
“Ritmo gitano è il nostro primo vero album ed è il frutto di anni di sacrifici, di risparmi economici (Giufà è un progetto autoprodotto), di viaggi in lungo e in largo per la Sicilia e per l’Italia, di ore e ore di musica in sala-prove e di live su diversi palchi; ma è anche il prodotto dell’esperienza maturata in seguito ad anni e anni di stare insieme e di musica suonata ed ascoltata.”
-Quali sono i vostri punti di riferimento nella musica? C’è qualche artista o band a cui vi ispirate?
“Ognuno di noi ha un background musicale sostanzialmente diverso che si rispecchia molto nella composizione e negli arrangiamenti dei nostri brani; c’è chi è appassionato di Blues, di Rock n’ roll, altri a cui piace il Funk e ad altri ancora il Jazz, il Latin o la Classica. Ma quando scrivo le canzoni per conto mio a casa e quando poi ci ritroviamo in sala tutti insieme per arrangiare il tutto, i nostri artisti di riferimento sono quelli che suonano davvero questo genere o almeno ci si avvicinano, come ad esempio Goran Bregovic, Boban Markovic, Gogol Bordello, Amsterdam Klezmer Band ed altri ancora.”
-Come sono nate le collaborazioni con Dudu dei Modena City Ramblers, Pablo Rabito, Municipale Balcanica e i Baciamolemani?
“Le collaborazioni fatte nel vecchio e nel nuovo disco nascono da amicizie dirette o da giri di amicizie in comune; per noi è molto importante mantenere i contatti con altri artisti Italiani o Europei che possono farci crescere in termini di esperienza e conoscenza e ci piace tantissimo mixare le nostre idee, il nostro genere con il sound prodotto da altri musicisti e vedere cosa ne viene fuori.”
-Nel secondo album Trinakristan avete inciso anche una cover di Adriano Celentano, “Non Esiste l’Amor”. Cosa vi ha spinto a scegliere questo brano?
Eravamo alla ricerca di una qualche canzone della tradizione italiana che si adattasse al nostro stile in termini di armonia, di accordi, di energia, per poterla reinterpretare in chiave zingaresca, e la scelta è caduta proprio su questo brano degli anni ’60 in stile rock beat melodico che era tipico dei pezzi italiani di quel periodo; e poi spesso nei nostri testi il tema ricorrente è anche l’amore e la passione!
-Ascoltando Trinakristan ho avuto la sensazione di intraprendere un viaggio in giro per l’Europa. Anche la cover dell’album rappresenta una cartina geografica contrassegnata da diverse tappe. Come se le vostre canzoni nascessero in viaggio insieme a voi, è così?
“Esattamente!!! Trinakristan nasce dall’esperienza raccolta e maturata viaggiando in giro per l’Italia e l’Europa durante i vari concerti ed è quindi anche un omaggio alla cultura musicale alternativa Europea, perché anche se in Italia questo molto spesso non accade, in altri Paesi la gente è molto incuriosita e spesso appassionata di generi totalmente diversi da quelli divulgati dal mainstream; la musica folk, zingara, balcanica, giocano un ruolo fondamentale in tutto questo. Come dicevi tu, la mia scelta di disegnare una cartina dell’Europa per la copertina dell’album non è casuale, proprio perché con gli anni abbiamo assunto una coscienza più Europea del nostro sound, non tralasciando però come sempre le nostre radici, dove la Sicilia è al centro di tutto.”
-In ogni canzone presente nell’album è evidente l’amore che provate per la Sicilia, dall’ironia dei testi agli echi folkloristici delle melodie. Quale messaggio volete trasmettere a chi non conosce ancora la vostra terra?
“In realtà non trasmettiamo nessun messaggio in particolare, se non quello di vivere la vita in maniera spensierata e di addentrarsi nell’avventura e nella passione di ogni singolo giorno; per quanto riguarda la Sicilia e Trinakristan vogliamo solo evidenziare il fatto che è davvero un’isola che sta al centro di tutto, che è ed è stata il punto di riferimento culturale e geografico di vari popoli fino ad oggi e che la solarità, l’energia, il calore della nostra gente è un qualcosa che davvero può contagiare tutta l’Europa ed il mondo, e ce ne rendiamo conto durante i nostri tour.”
-Se doveste scegliere un solo brano da entrambi gli album per presentarvi al pubblico che ancora non vi conosce, quale scegliereste? Quale canzone rappresenta più di tutte i Giufà?
“Non so quale possa essere la risposta degli altri, ma per quanto mi riguarda credo che “Brucia” di Ritmo gitano e “Dalla Grecia alla Sicilia” di Trinakristan siano i brani che descrivano fedelmente il vero sound dei Giufà, non tralasciando però i nostri Klezmer zingareschi.”
-Nel 2015 avete intrapreso il “TrinakristanEuroTour” che vi ha permesso di far conoscere la vostra musica al di fuori del territorio italiano. Qual’è stata la città e il pubblico che più vi ha stupito come accoglienza?
“Le nazioni Europee in cui abbiamo avuto l’occasione di portare la nostra musica sono state davvero tutte stupende, anche perché personalmente sono uno a cui piace tantissimo viaggiare; per quanto riguarda le mie emozioni ed il contatto col pubblico posso dire che il concerto a Stoccarda in Germania, al Festival der Kulturen è stato il più esplosivo e adrenalinico, altri hanno preferito la Francia o l’Inghilterra; possiamo dire anche che la Svizzera è la nostra seconda casa, dove abbiamo fatto più concerti e dove abbiamo potuto partecipare a festival pazzeschi come il Festival Du Gibloux ed il Montreux Jazz Festival, dove non essendo Jazz quello che suoniamo siamo comunque stati davvero apprezzati ed il pubblico è andato in delirio, poiché il calore della Sicilia è sempre qualcosa di contagioso ovunque tu vada.”
-Qual’è invece la nazione o la città che non avete ancora visitato, dove non vedete l’ora di esibirvi?
“Mi piacerebbe visitare tutto il resto del mondo! E’ sempre un piacere immenso ed un onore portare la nostra musica oltre i confini Italiani; personalmente mi entusiasma l’idea di andare a suonare in Romania, in Grecia, in Spagna e in Olanda.”
-Se dovessero proporvi di partecipare ad un talent show come X Factor, sposereste l’idea di farvi conoscere ad un pubblico più “televisivo”?
“Non mi piacciono i talent show, purtroppo non mi entusiasmano; posso soltanto dire che a condizione di portare liberamente la nostra musica in TV, senza alcun compromesso, allora magari un bel live in diretta SKY in prima serata potrebbe essere un’occasione per poter raggiungere una fetta di pubblico ancora più vasta.”
-Il vostro ultimo tour estivo è appena terminato. Quali sono i vostri prossimi progetti futuri?
“A breve sarà pubblicato il videoclip del secondo singolo estratto dall’album “Trinakristan”, ovvero Dalla Grecia alla Sicilia. Aspettiamo l’inizio del nuovo tour 2016 che partirà quasi sicuramente ad Aprile dalla Svizzera, dunque concerti concerti ed ancora concerti in giro per l’Europa!”.

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Ringrazio i Giufà per aver dedicato il loro tempo per questa intervista, e spero che chiunque non conosca ancora la loro musica possa rimediare subito. Come?
Intanto potete scaricare gli album “Ritmo Gitano” e “Trinakristan” dal loro sito ufficiale http://www.giufaband.com o su iTunes.
Inoltre troverete i video dei loro live e molto altro sul canale Youtube Giufà Official o rimanere aggiornati sui loro progetti iscrivendovi alla pagina Facebook:
https://m.facebook.com/giufaband/
e Twitter:
https://twitter.com/Giufa_band?s=09

Allora, lasciatevi contangiare dall’irresistibile sound multietnico di questo progetto musicale e fatevi trasportare nei luoghi più folkloristici dell’Europa attraverso la loro Musica

…Buon Viaggio!

Fabrizio Re’Volver

1 thoughts on “THE RE’VOLVER INTERVIEW: tra dialetto siciliano e musica balcanica, i Giufà conquistano l’Europa.

  1. […] Sotto invece, trovate il link dell’intervista che il cantante dei Giufà ha concesso a The Re’Volver Blog qualche settimana fa: THE RE’VOLVER INTERVIEW: tra dialetto siciliano e musica balcanica, i Giufà conquistano … […]

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