THE RE’VIEW: All Saints – “Red Flag” (recensione album)
Lascia un commento17 aprile 2016 di Fabrizio Re'Volver Daquino
⭐⭐⭐⭐ 4/5
Vent’anni fa le classifiche di mezzo mondo erano dominate da due girl band: le Spice Girls e le All Saints.
Le prime giocavano con ritornelli orecchiabili, colori sgargianti, litigi e gossip da quattro soldi. Le seconde, giocavano con la musica e nient’altro.
Vent’anni dopo quest’ultime, ovvero le All Saints, sono tornate con un nuovo album di inediti dal titolo Red Flag.
Prima che si sciogliessero, negli anni ’90 le ragazze pubblicarono due album dalle sonorità più garage black ed R&B rispetto alle colleghe che all’epoca si facevano concorrenza con un pop più sfacciato. Poi, dopo una pausa di sei anni, le All Saints decisero di riprovarci con la loro versione 2.0 ed un album che volse a sperimentare e proporre uno stile inedito per la band, il Reagge & Ska, che però non convinse molto né i nuovi, né i vecchi fan.
Oggi, dopo dieci anni dall’ultimo tentativo, le All Saints 3.0 hanno finalmente convinto pubblico e critica con il lead single “One Strike“, questa volta meno pretenzioso e più catchy. Ma anche l’album non scherza: Red Flag, devo ammetterlo, mi ha colpito piacevolmente nonostante non avessi nessuna aspettativa da questo progetto.
Ho apprezzato, in particolar modo, la scelta di non voler inserire a tutti i costi canzoni “piacione” nella falsa riga della tropical house di Justin Bieber, Major Lazer, Diplo, Jason DeRulo, Fifth Harmony, ecc…
Sono state coraggiose e hanno deciso di fare semplicemente la musica delle All Saints e di nessun altro, strizzando l’occhio anche al passato e alle origini della band, senza per questo ripetersi, ma aggiornandosi (appunto) alla versione 3.0.
Oltre al singolo “One Strike” sono meravigliosi i brani “Puppet on a String“, “Fear” e “Ratchet Behaviour“. Se questo è il risultato della rinascita del gruppo, che ben vengano altri dieci album delle All Saints.