THE RE’VOLVER REVIEW: “Room” di Lenny Abrahamson (Recensione)
Lascia un commento7 marzo 2016 di Fabrizio Re'Volver Daquino
[NO SPOILER]
ROOM è un film del 2015 diretto da Lenny Abrahamson tratto dal romanzo “Stanza, letto, armadio, specchio” della scrittrice Emma Donoghue che a sua volta si è ispirata alla vera storia di cronaca nera sul Caso Fritzl in Austria.
Per chi ancora non è corso in sala a vedere questo piccolo gioiello cinematografico vi consiglio di recuperarne subito la visione.
Il film, che ha ricevuto 4 candidature agli ultimi premi Oscar, tra cui miglior film, miglior regista, miglior sceneggiatura non originale e vincendo la statuetta come miglior attrice protagonista a Brie Larson, racconta la storia di una giovane ragazza che, dopo aver vissuto per 7 lunghi anni rinchiusa all’interno di un capanno, cerca di fuggire dal suo rapitore con l’aiuto del figlio di 5 anni, nato da un rapporto con quest’ultimo 2 anni dopo il rapimento.
Personalmente, trovo una bestemmia il fatto che a portarsi a casa la statuetta sia stata solo l’attrice protagonista che nel film interpreta Joy “Ma” Newsome, perché a mio avviso la pellicola è un trionfo sotto tutti gli aspetti: regia impeccabile, colonna sonora travolgente, sceneggiatura cruda così come la storia che viene narrata.
Ancor più grave è il fatto che il piccolo attore Jacob Tremblay che interprera il figlio Jack di cinque anni, nato e vissuto all’interno di “stanza” senza aver mai conosciuto il mondo esterno, non abbia ricevuto nemmeno la candidatura come miglior attore.
Perchè è proprio il bambino, che con la sua capacità espressiva e il suo sguardo impaurito, trascina lo spettatore nell’angoscia più totale, rendendo la storia drammatica quanto basta per raccontarci un orrore più grande di quello che la nostra mente è abituata a sopportare.
Il film può essere suddiviso in due atti: il primo, che si svolge per quasi un’ora unicamente all’interno di una stanza di 20 metri quadri circa, e il secondo, che ci riporta al mondo esterno e che torna a farci respirare, insieme ai due protagonisti, la Libertà. Quella libertà tutti diamo per scontata, ma che questo film riesce a farci rivalutare come uno dei privilegi più grandi che abbiamo.
E alla fine del film, avrete quasi voglia di uscire dalla sala per farvi un giro nel mondo e guardare tutto con gli occhi del piccolo Jack, che prima del mondo purtroppo, ha conosciuto il “male”.
State ancora scegliendo quale film andare a vedere stasera?
Fabrizio Re’Volver Daquino