RE’VOLVER INTERVIEW: intervista ad ANQUI, la nuova popstar norvegese.
Lascia un commento14 ottobre 2016 di Fabrizio Re'Volver Daquino
ANQUI è una cantante nata e cresciuta in Norvegia che attualmente vive a Barcellona, Spagna. Si distingue per la sua versatilità musicale e una voce eclettica. Ha collaborato con molti produttori a livello internazionale pubblicando diversi progetti, dal Nu Jazz, al Reggae, all’Elettronica.
Il suo nuovo singolo dance elettronico, “YUNG BWOI” è uscito il 30 agosto su tutti i digital stores (OML / Girl In A Suitcase). Il progetto è supervisionato da Flavio Ferri (ex Delta V) e Fabrizio Rossetti (owner ed editore, insieme a Ferri, della film production http://www.girlinasuitcase.net).
– Ciao Anqui e benvenuta a The Re’Volver Blog!
“It’s a pleasure for me!”
(È un piacere per me!)
– Sei di origini norvegesi, ma vivi a Barcellona in Spagna; cosa ti ha portata così lontano dalla tua terra?
“I’ve been a very independent person from very early on. Soon as I finished high school I just packed my things and flew off. Barcelona was a natural choice since I was already familiar with the city and I had a good friend with a room available for rent. I didn’t really have any plans, I just needed to move out and be on my own boss.”
(Sono stata indipendente da subito. Appena ho finito il liceo ho impacchettato le mie cose e sono andata via. Barcellona è stata una scelta naturale dal momento che conoscevo la città e che lì viveva un mio amico con una camera disponibile in affitto. Io in realtà non avevo alcun piano, avevo solo bisogno di uscire e di essere il mio unico capo.)
– A che età ti sei avvicinata al mondo della musica per la prima volta?
“What I cannot remember is when I wasn’t in it. I recall performing at my aunt’s silver wedding at the age of 5, dancing around with a hat and a cane in front of 100 guests, or playing around with my big brothers electric piano making my own melodies… And stealing his cassettes. I think I got my first main part in a children’s musical when I was 8. I wrote my first songs when I was 12. Started recording in studios when I was 13. It’s been non stop since the day 1 I think.”
(Quello che non riesco a ricordare è quando non c’è stata la musica nella mia vita. Ricordo che alle nozze d’argento di mia zia all’età di 5 anni, ballavo in giro con un cappello e un bastone di fronte a 100 ospiti, o a quando suonavo il piano elettrico con i miei fratelli più grandi inventando le mie melodie..e a quando rubavo le loro cassette. Penso di aver avuto la mia prima parte da protagonista in un musical per bambini quando avevo 8 anni. Ho scritto le mie prime canzoni quando avevo 12 anni. Ho iniziato a registrare negli studi da quando avevo 13 anni. Non mi sono mai fermata dal primo giorno credo.)
– Ti sei sempre sentita legata alla musica elettronica? Oppure hai prima sperimentato altri generi musicali per poi scoprire a quale appartenere?
“I grew up in the 80’s and with two much older brothers, so obviously electronic music had a great influence on me. I also grew up listening to a lot of Hip Hop, and that’s a whole lot of recycled classics from the 70’s, which led me to Jazz, Bossa Nova, Soul, Funk, Disco etc. I would listen to anything that was lying around the house, I just went through all of it, whether it was Classical, Heavy Metal or Rap music.”
(Sono cresciuta negli anni ’80 e con due fratelli molto più grandi, quindi la musica elettronica ha avuto una grande influenza su di me. Sono anche cresciuta ascoltando un sacco di Hip Hop e di classici riciclati degli anni ’70, ascolto che mi ha portato al Jazz, Bossa Nova, Soul, Funk, Disco etc. Avrei ascoltato qualsiasi cosa avessero ascoltato in casa i miei fratelli, quindi sono sempre stata in mezzo a tutti i tipi di musica, da quella classica, all’heavy metal, alla musica rap.)
– A quali artisti ti ispiri? Hai un idolo che segui da sempre?
“I am very much inspired by Erykah Badu. She’s not just a Singer with a big S, she is a creator. I love artists and producers who keep inventing and renewing themselves, who are unafraid and don’t care about social acceptance.”
(Sono molto ispirata da Erykah Badu. Non è solo una cantante con la C maiuscola, lei è una creativa. Amo gli artisti e i produttori che continuano ad inventare e rinnovare se stessi, che non temono e non si preoccupano di essere giudicati dagli altri.)
– Il tuo primo singolo “Yung Bwoi” è uscito il 30 Agosto 2016. Quali altri progetti ti attendono adesso?
“I’m very excited about the next couple of releases, one which is a featuring with Innercut, a young Spanish emerging talent, as well as the follow up single for Yung Bwoi, which will be something completely different style wise and very eclectic.”
(Sono molto contenta per le prossime uscite, una delle quali è una collaborazione con Innercut, un giovane talento emergente spagnolo, così come il singolo che segue Yung Bwoi, che sarà qualcosa di completamente diverso nello stile e molto eclettico.)
– È in lavorazione un album?
“I would like to, but I’m busy finishing other projects and I’m also looking for a new producer.”
(Vorrei, ma sono occupata a finire altri progetti e sono anche alla ricerca di un nuovo produttore.)
– La tua famiglia vive con te o è rimasta in Norvegia? Come vivi il rapporto con loro?
“My family lives in Norway and I try to visit them as much as I can. It’s never easy to keep a close relationship to someone when you live in such different countries for such a long time, and sometimes they just don’t get me or understand the way I chose to live. I’m also the only musician in the family. It’s not like I’m the black sheep, but I certainly chose a very different path!”
(La mia famiglia vive in Norvegia e cerco di andarli a trovare il più possibile. Non è mai facile mantenere un rapporto con qualcuno quando si vive in paesi diversi da così tanto tempo e, a volte, semplicemente non riescono a capire la mia scelta di vita. Sono anche l’unica musicista in famiglia. Non è che io sono la pecora nera, ma certamente ho scelto un percorso molto diverso!)
– Quando hai deciso di voler lavorare nel mondo della musica come hanno reagito a casa tua? Ti hanno sostenuta o hai dovuto lottare per far valere le tue passioni?
“It was hard, because both my parents came from working class families and all the wanted was to see their kids with “proper” careers and jobs. They’ve always been supportive, as long as I kept the music on a “hobby level”. I had to struggle and I still have to struggle.”
(E’ stato difficile perché entrambi i miei genitori provenivano da famiglie umili e la loro volontà era quella di vedere i loro figli con vere carriere e posti di lavoro sicuri. La mia famiglia mi ha sempre sostenuta, fino a quando ho mantenuto la musica a livello di “hobby”. Ho dovuto lottare e devo ancora lottare.)
– Ti piace Madonna? Sai che un po me la ricordi?! E per me questo è un complimento!
“Why thank you! Who doesn’t like Madonna? I admire her for her resourcefulness and her ability to keep going. She oozes of confidence and femininity. The World needs more artists like her!”
(Ma grazie! A chi non piace Madonna? Io la ammiro per la sua intraprendenza e la sua capacità di andare avanti. Trasuda di fiducia in se stessa e di femminilità. Il mondo ha bisogno di più artisti come lei!)
– Verrai a trovarci in Italia?
“I would love to! I love Italy and I LOVE Italian food. Hopefully I get to go there soon.”
(Mi piacerebbe molto! Io amo l’Italia e amo il cibo italiano. Spero di venire presto lì.)
– Grazie mille per la disponibilità e per essere stata mia ospite qui nel mio blog! Spero di risentirti presto con nuova musica!
“Thank you very much! See you soon!”
(Grazie di cuore! A presto!)