RE’VOLVER INTERVIEW: intervista alla popstar inglese FEMME, “scrivo e produco tutto da sola”
Lascia un commento26 aprile 2017 di Fabrizio Re'Volver Daquino
FEMME, vero nome Laura Bettinson, è la nuova rivelazione della musica pop/dance/urban che viene dall’Inghilterra.
Laura, dopo essersi esibita nel 2008 al Festival di Glastonbury con il nome di Dimbleby & Capper, incontra per la prima volta il produttore dei Radiohead, Nigel Godrich nel 2009. Si unisce così al suo progetto entrando a far parte degli Ultraìsta, il cui album di debutto autoprodotto viene pubblicato in Inghilterra il 15 ottobre e il 2 ottobre negli Stati Uniti. La cantante si esibisce dal vivo con la band negli show di Jimmy Fallon e David Letterman.
A partire dal 2013 l’artista inizia a lavorare come solista sotto lo pseudonimo FEMME, iniziando a rilasciare i suoi primi singoli composti e prodotti da lei stessa. “Educated” e “Double Trouble” vengono rilasciati il 22 luglio 2013 attraverso l’etichetta Tape Rec. Nel novembre 2012 Vogue la nomina “Artista della Settimana” e nel gennaio 2013 la rivista Terra la inserisce tra le “donne più interessanti della musica di oggi” insieme ad artisti come Grimes e M.I.A.
Oggi FEMME rilascia la sua prima intervista in Italia in esclusiva per Re’Volver Blog:
– Ciao FEMME! Parlaci un po del tuo primo album Debutante, come è nato il disco?
“Ciao Fabrizio! Debutante è un disco pop dalle sfumature rosa. Volevo fare un album divertente ed esplorare con la fantasia per creare il mio mondo personale. Molte delle canzoni sono state ispirate dalle storie di altre persone e dal dramma filtrato attraverso la mia voce. Ho un processo creativo che si lascia ispirare molto dalle immagini visive nei film, nella moda e nell’arte. Tutte queste influenze filtrano nella musica che faccio. Volevo fare un disco che si agganciasse ad altri stili ed influenze, ma che tuttavia rimanesse ancora confinato nei territori della musica pop. Trovo la maggior parte della musica mainstream pop nelle classifiche di oggi troppo sicura e simile, mi piacerebbe cambiarla.”
– È vero che sei tu stessa a comporre e produrre tutte le tue canzoni?
“Sì, scrivo, produco e suono tutta la musica che rilascio. È abbastanza insolito nella musica pop, ma è la verità! Mi piace il processo di produzione in studio tanto quanto salire sul palco di fronte a una folla di persone. Nella musica pop è difficile riuscire a fare entrambe le cose, o forse non si è incoraggiati o spinti a farlo dall’industria musicale, ma vorrei vedere più produttori donne sia sul palco che fuori.”
– In uno dei tuoi recenti singoli, S.O.S., chiedi di essere salvata. Da cosa e soprattutto da chi?
“Vita! Amore! S.O.S parla a qualcuno che sia il tuo eroe. Il business della musica è una cosa tosta, un sacco di successo arriva solo se lavori sodo e rimani a fuoco, ma spesso è anche questione di tempistica e fortuna, due cose che non puoi controllare completamente. In S.O.S riconosco che anche io ho bisogno di qualcuno che mi sostenga e che raccolga i cocci quando le cose iniziano ad essere difficili e vado in frantumi.”
– Nei tuoi videoclip raramente vediamo apparire figure maschili. Una tua scelta o pura coincidenza?
“Principalmente una scelta, ma non è mai stata una regola. Vengo molto ispirata dalle donne forti e potenti. Sono circondata da loro quotidianamente e anche molta musica che ascolto tende a essere cantata da donne, ho un legame più profondo con le voci femminili più che maschili. Quando decisi il mio nome da artista (FEMME) sapevo che il sostegno e la celebrazione delle donne sarebbero stati al centro del mio progetto. Molte popstar femminili si lasciano condizionare dalla concorrenza, “chi è più magra”, “chi è più giovane”, “chi è più sexy”, sono tutti ostacoli che non favoriscono un sano rapporto con se stessi o con il mondo esterno. Siamo più forti insieme in tutte le nostre differenze e questo è il messaggio che continuerò a predicare.”
– A che età hai compreso di voler diventare una stella della musica pop?
“Ho sempre cantato dall’età di cinque anni, quando ero nella mia cameretta con un pennello in mano fingendo di essere una Spice Girls o Madonna, ma ci fu un punto di svolta per me dopo aver finito di promuovere l’album con gli Ultraísta. Capì di volermi esporre al centro della scena e concentrarmi sul palco con solo un microfono in mano, e di volere quel momento tutto per me. Così nasce FEMME.”
– Raccontaci del tuo incontro con il produttore dei Radiohead, Nigel Godrich.
“Abbiamo fatto un album insieme dal titolo Ultraísta come parte di un trio elettronico sperimentale. Abbiamo suonato quel disco in tour negli Stati Uniti e in Giappone, siamo stati ospiti da Jimmy Fallon e da David Letterman! Grandi, spaventose e incredibili esperienze che mi hanno sicuramente formata come artista. Nigel e io siamo rimasti ottimi amici fino ad oggi.”
– Chi sono gli artisti che più ti ispirano per la tua musica?
“Sono cresciuta con i miei genitori che mettevano in casa i dischi della Motown, di Dusty Springfield, Shirley Bassey, Tina Turner, quindi ho sempre apprezzato voci enormi e provenienti dal soul. Sono figlia degli anni ’90, quindi delle Destiny’s Child, All Saints, TLC – questi gruppi femminili sono ciò che mi hanno fatto innamorare delle coreografie. Musicalmente sono ispirata da artisti come M.I.A., Santigold, Laurie Anderson, Prince, Bowie, Bow Wow Wow, Christine and The Queens, Goldfrapp, Robyn, tutti gli outsider del pop insomma!”
– Chiusa l’era del tuo primo album, stai già lavorando ad un nuovo progetto?
“Sì al 100%. Infatti stiamo girando il video per il mio prossimo singolo questo fine settimana! Nuova musica arriverà presto e sono molto eccitata di farvela ascoltare. È completamente diversa da quello che è stato fatto prima, ma sono sempre io a scrivere e a produrre tutto quanto, così vedremo cosa ne penserà la gente…”
– Grazie per essere stata mia ospite, spero di vederti presto in Italia!
“Grazie a te! X”
(Ringrazio Vincenzo Alaimo per la collaborazione)