Un singolo nella top 5 di iTunes, 150 mila followers su Instagram e un tour in giro per l’Italia già sold out. I BowLand ci svelano il segreto del loro successo in esclusiva per Re’Volver Blog!
I BowLand sono un progetto musicale nato dalla collaborazione di tre ragazzi di Teheran attualmente stabiliti a Firenze. Il trio è composto dal chitarrista e tastierista Saeed Aman, dagli ameniccoli ritmici di PejmanFani e dalla voce di Leila Mostofi. I BowLand si sono presentati nel 2018 alle audizioni della dodicesima edizione di X Factor dove hanno stregato giudici e pubblico con la loro versione rudimentale di “Get Busy” di SeanPaul. La loro originalità e umiltà artistica ha conquistato da subito il pubblico italiano che li ha premiati nel corso della competizione portandoli dritti in finale e regalando al loro inedito “Don’t Stop Me” il terzo posto nella classifica singoli di iTunes.
Il successo dei BowLand continua inarrestabile con il primo tour che li vedrà impegnati, a partire da oggi e per tutta l’estate, con una serie di date in giro per l’Italia. Brescia, Pordenone e Firenze sono già sold out, ma non temete! Nuove date saranno aggiunte al calendario prossimamente. Prima di partire on the road, però, Saeed, Leila e Pejman mi hanno concesso un po del loro tempo per rispondere ad alcune mie domande.
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L’intervista ai Bowland
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– Come vi siete avvicinati alla musica elettronica?
“Già all’età di vent’anni ascoltavamo sempre musica elettronica, trip hop, deep house. È proprio entrata nel nostro sangue. Saeed faceva da qualche anno la produzione di musica elettronica e dopo, insieme a Pejman che suonava strumenti particolari etnici e Leila con la sua voce, abbiamo dato il via a questo progetto.”
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– Nel corso dei live di X Factor avete portato una serie di brani distanti dal vostro repertorio. È stata una formula azzardata che vi ha portato comunque in finale. C’è qualcosa che avreste cambiato col senno di poi?
“Nel corso del programma abbiamo proposto diverse cover, forse originariamente fuori dal nostro repertorio, ma abbiamo sempre cercato di mantenere il nostro sound. Durante i live avevamo pochissimo tempo per fare gli arrangiamenti, quindi avevamo in spalla l’aiuto di un producer forte (Fabio Gargiulo) e con lui abbiamo cercato di farle a modo nostro il più possibile. Direi che per l’80% abbiamo mantenuto l’originalità nostra. Almeno fino alla finale.”
– A proposito della finale, al Forum di Assago siete stati eliminati senza aver avuto la possibilità di esibirvi con un vostro medley. Pensate che questo vi abbia penalizzato nella gara?
“Un po’ si, sinceramente! Noi in finale siamo usciti esibendoci solo con il duetto che abbiamo fatto con Marco Mengoni (che noi apprezziamo tantissimo, sia come persona che come artista). Il suo pezzo era molto distante dal nostro genere musicale e non siamo stati autorizzati a modificarlo nella nostra maniera come abbiamo sempre fatto durante il nostro percorso prima della finale. Già arrivare in finale è stato oltre le nostre aspettative, avevamo questa opportunità di esibirci con le nostre canzoni su un palco importante come quello di Assago, ma per via di questa restrizione che avevano messo per la finale non siamo riusciti a farlo.”
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– Quale è stata per voi la parte più difficile da affrontare di tutto il programma?
“Stare sempre con le telecamere che ci riprendevano durante il giorno per i contenuti del daily, non avere tempo per riposarci, essere isolati e scollegati dal mondo per due mesi e mezzo, il ritmo super veloce ogni settimana per fare gli arrangiamenti, le prove.”
– Prima della vostra partecipazione alle audizioni avevate già all’attivo un album di inediti dal titolo “Floating Trip”. Come proseguirà il vostro percorso discografico dopo l’inedito?
“Abbiamo registrato Floating Trip del tutto in maniera autonoma, adesso siamo con la Sony come etichetta discografica e faremo un album con loro entro quest’anno.”
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– Il vostro inedito “Don’t Stop Me” è andato benissimo in classifica, raggiungendo subito la terza posizione su iTunes. Pensate di mantenere questo stile per i prossimi pezzi?
“Noi non facciamo musica per stare sempre in cima alle classifiche, la facciamo al 100% a gusto nostro, il resto dipende dai nostri fan e dalla gente che la ascolta o meno. Cerchiamo sempre di essere noi stessi, naturali. Però non faremo altri pezzi come Don’t Stop Me forzatamente solo perché ha avuto successo.”
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– Cosa pensate riguardo la vittoria di Anastasio? Era il vostro favorito?
“Anastasio era il nostro preferito, è un genio assoluto, è un poeta, meritava al 200% la vittoria. Abbiamo anche fatto un pezzo insieme per il suo EP, lo abbiamo prodotto il primo giorno quando eravamo al loft di X Factor, il brano si chiama Autunno.”
– Quali sono i vostri punti di riferimento nella musica?
“Radiohead, Massive Attack, Portishead, Nicolas Jaar, Pink Floyd, Archive, Tricky, Bjork e… la musica sud iraniana che assomiglia molto come ritmica alla musica etnica africana.”
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– E adesso è arrivato di partire con il vostro primo tour!
“Esatto! Da oggi per un mese saremo in tour, facciamo 13 date al momento e dopo aggiungeremo altre date per il tour estivo.”
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– Quale consiglio volete dare a chi si presenterà ai prossimi casting di X Factor?
“Ad X Factor una cosa fondamentale per il successo è avere una identità forte, come Anastasio. Chi pensa di avere talento nella musica e ha qualcosa di artisticamente nuovo da proporre, il talent è una bellissima vetrina che può dare la possibilità a musicisti e cantanti di realizzare il sogno di poter vivere di musica.”
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Ascolta l’EP dei Bowland “Bubble of Dream” su Spotify