RE’VIEW: MYSS KETA – “PAZZESKA” (recensione album)
Lascia un commento30 marzo 2019 di Fabrizio Re'Volver Daquino
Dopo il viaggio interiore e oscuro del precedente “UNA VITA IN CAPSLOCK”, M¥SS KETA traccia una nuova traiettoria nel suo percorso artistico e svela il lato positivo e future-pop della propria personalità con il nuovo album “PAPRIKA”.
Un titolo che omaggia esplicitamente il maestro del cinema erotico d’autore Tinto Brass e una cover che cita l’iconica Valeria Marini di Bambola, pellicola dello spagnolo Bigas Luna, mixati però con un’estetica che richiama gli anime giapponesi, in particolare l’omonimo PAPRIKA del maestro Satoshi Kon.
Il nuovo piccantissimo progetto della regina della notte è uno scintillante caleidoscopio di suoni e situazioni variopinte. Un album color rosso ardente e dal sapore forte, fortissimo. Anche romantico sì, ma nel modo che intende M¥SS, raccontati al suono di r’n’b americano di inizio millennio e rap old school, con venature world (dai Caraibi al Medio Oriente) e futuristiche influenze avant pop. “PAPRIKA” proietta M¥SS al centro di un universo dove il pluralismo dei rapporti e l’accelerazione la fanno da padrone.
Attraverso 14 brani, di cui 11 nuovi di zecca e 3 remix, M¥SS KETA ci spalanca le porte su una nuova pagina della sua storia, scritta anche attraverso le prestigiose collaborazioni presenti nel disco: da Gué Pequeno, featuring del secondo singolo estratto, “PAZZESKA“, al vincitore di Sanremo 2019 Mahmood, da Wayne Santana della Dark Polo Gang a Gemitaiz, Luchè e Quentin40. Fino ad arrivare al remix di un brano cult come “LE RAGAZZE DI PORTA VENEZIA” con Elodie, Joan Thiele e Priestess. Spiccano inoltre le produzioni di Populous, Gabry Ponte e Cacao Mental, che rendono ancora più ardente il lavoro di produzione sull’album svolto da RIVA. La diva definitiva nata fra le guglie tardo-gotiche del Duomo di Milano e ormai artista celebrata sul piano internazionale si confronta dunque con altri artisti, nuovi punti di vista che vanno a confluire nell’universo M¥SSKETIANO, che diventa così caleidoscopico.
“PAPRIKA” è un quadro policromo in cui la dominante di colore è costituita dall’alta qualità del suono e da una ricerca stilistica che scandaglia una vastità di generi e contaminazioni sia dal passato che dalle “avanguardie” del presente. Una sorta di gastronomia in cui M¥SS invita i suoi ospiti stellari servendo assaggi del proprio mondo, come fossero stuzzicanti bocconcini di mortadella.
🌟🌟🌟🌟 4/5