RE’VIEW: Katy Perry – Witness (recensione album)
19 giugno 2017 di Fabrizio Re'Volver Daquino
Gli anni ’90 stanno bussando alla nostra porta prepotentemente. Vogliono ritornare nella nostra vita, vogliono convincerci a tutti i costi che “loro” sono i nuovi anni ’80. E visto l’andamento degli ultimi mesi sembra che ci stiano riuscendo alla grande.
Dopo aver conquistato il mondo della televisione e delle serie televisive (Twin Peaks, X Files) adesso è il turno del mondo della discografia.
Così inizia la storia di Witness, quarto album in studio della popstar americana Katy Perry che, messe un po da parte le sonorità pop-catchy dei precedenti lavori, sperimenta finalmente qualcosa di nuovo. Ci basti ascoltare brani come Roulette per essere trasportati subito nel 1992 con le sue sonorità che ci riportano alla mente le vecchie dancefloor estive che passavano Rhythm is a Dancer degli Snap.
Un po di Ultranate qua, un po di Haddaway la e l’effetto nostalgia è servito. Il tutto senza rinunciare comunque al sound dei nostri giorni che creano quel contrasto e quella freschezza che fanno di Witness il suo punto di forza. Non mancano ad ogni modo le ballad come Miss You More e Into Me I See You che completano il disco con tutti gli ingredienti necessari per sfornare un ottimo disco di musica pop.
Che possa piacere o no, Katy ha saputo rinnovare il suo repertorio senza doversi spogliare necessariamente della sua veste originale che la contraddistingue dalle altre popstar. Ogni riferimento a Joanne è puramente casuale.
⭐⭐⭐⭐ 4/5
mi fa piacere che anche qualcun’altro oltre a me apprezzi quest’album e soprattutto l’artista che è divenuta Katy nel tempo! Articolo molto bello! Io ho aperto da un paio di giorni un blog, vienilo a visitare: ddiary2017.wordpress.com
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